Componenti del gruppo di ricerca

 

 

Francesco Grisolia (Principal Investigator)

Francesco Grisolia è ricercatore e docente di Storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Dipartimento di studi letterari, filosofici e di storia dell’arte. Nel 2015 è risultato vincitore del bando di ricerca MIUR - SIR 2014 con il progetto Collecting, trade and language of drawings in early modern era: from Italy to Europe through the collector, connoisseur and merchant in Rome Sebastiano Resta, di cui è Principal Investigator.

Ha conseguito la Laurea in Lettere, Vecchio Ordinamento, indirizzo storico-artistico, nel 2005 presso l’Università di “Tor Vergata” (tesi: “Affezionato della Nazion Franzese”. Carlo Spiridione Mariotti, 1728-1790), dove nel 2011 ha concluso il Dottorato di ricerca in Storia dell’Arte (tesi: La collezione di disegni di Ignazio Enrico Hugford (1703-1778) nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, tutor prof. S. Prosperi Valenti Rodinò, relatore prof. C. Monbeig Goguel). È stato borsista presso la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte “Roberto Longhi”, Firenze; ha partecipato a corsi di formazione specialistica presso l’Istituto Centrale per la Grafica, Roma, e la Fondazione Federico Zeri, Università di Bologna. Ha collaborato con diverse istituzioni museali, tra cui: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Torino (ricerche e catalogazione informatica per 1000 stampe della Galleria Sabauda, Torino, ICCD scheda S); Polo Museale Fiorentino, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Firenze (ricerche, revisione dei dati storico-artistici e catalogazione informatica di disegni antichi nell’ambito del progetto “Euploos-Linesonline”, ICCD-scheda D); Istituto Centrale per la Grafica, Roma (ricerche su disegni del XVI-XVIII sec. nell’ambito del Progetto Corsini). Dal 2012 al 2015 è stato docente presso l’Università della Tuscia, Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali, Viterbo, per il corso di Storia del disegno, della grafica e dell’incisione. Fa parte del comitato scientifico della rivista “Horti Hesperidum. Studi di storia del collezionismo e della storiografia artistica”, per la quale ha curato quattro fascicoli (2013-2014).

La sua attività scientifica è incentrata sulla storia della grafica tosco-romana e napoletana dal Cinque al Settecento e sul collezionismo di disegni e stampe.

Tra le sue principali pubblicazioni (https://uniroma2.academia.edu/FrancescoGrisolia) si ricordano:

- Ignazio Enrico Hugford, eclettico disegnatore del Settecento fiorentino, in “ArtItalies”, 20, 2014, pp. 90-103.

«Nuovo Apelle, e nuovo Apollo». Domenico Maria Manni, Michelangelo e la filologia dell’arte, in “Horti Hesperidum”, III, 2013, 2, pp. 117-150.

Disegni di Pietro Candido, Girolamo Nanni, Filippo Bellini e Giuseppe Nicola Nasini, in “Paragone. Arte”, 64, 2013, Ser. 3, 109/110, pp. 52-63;

«Di queste bagattelle ella ben vede pieno il Vasari». Spigolature alle Vite nelle lettere di Domenico Maria Manni a Giovanni Gaetano Bottari, in “Studi di Memofonte”, 8, 2012; 

Per Giovan Battista Lombardelli, Pasquale Cati e Vespasiano Strada disegnatori, in “Paragone. Arte”, 61, 2010, Ser. 3, 92/93, pp. 3-39;

Disegni napoletani nella collezione Hugford agli Uffizi, in Le dessin napolitain, Actes du colloque international (Paris, Ecole Normale Supérieure, 6-8 mars 2008), Roma, 2010, pp. 261-280;

Giuseppe Pelli Bencivenni e l’«Indice di CXXII volumi di disegni della Real Galleria»: genesi e lettura di un inventario, in “Studi di Memofonte”, 2, 2009;

Disegni oltremontani nella collezione di Ignazio Enrico Hugford, in “Proporzioni”, VII-VIII, 2006-2007 (2009), pp. 113-164;

 

Simonetta Prosperi Valenti Rodinò

Simonetta Prosperi Valenti Rodinò è professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso il Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. È specialista del disegno italiano dal XVI al XVIII secolo e della storia del collezionismo di grafica, argomenti a cui ha dedicato moltissimi saggi in riviste italiane e straniere e in cataloghi di mostre, tra cui si possono ricordare almeno i recentissimi saggi su Maratti disegnatore (2013 e 2014), l’organizzazione del convegno internazionale su Maratti e l’Europa (i cui atti sono usciti a Roma, Campisano, 2015) e la monografia riservata a Carlo Marchionni caricaturista (Roma, Campisano, 2015).

La figura di padre Resta, la ricostruzione delle collezioni di disegni raccolte dall’oratoriano, la rete dei suoi contatti da Roma al mercato europeo sono al centro della sua attività scientifica fin dagli anni Settanta del Novecento. Per i suoi numerosi e fondativi contributi su questo tema si rimanda qui alla voce Bibliografia specifica del gruppo di ricerca.

 

Barbara Agosti

Barbara Agosti è nata a Milano nel 1965; dopo la formazione all’Università di Pavia e alla Scuola Normale di Pisa, ha insegnato Storia della critica d’arte all’Università della Calabria, e dal 2007 lavora all’Università di Roma “Tor Vergata”, dove è professore associato di Storia dell’arte moderna. Nella sua attività di ricerca si è occupata del rapporto fra tradizione delle fonti e cultura figurativa in differenti contesti italiani, in particolare nel Cinque e Seicento.

Tra i suoi contributi si possono ricordare:

- Federico Borromeo, Della pittura sacra libri due, a cura di B. Agosti, Pisa, Scuola Normale Superiore, 1994;

Collezionismo e archeologia cristiana nel Seicento. Federico Borromeo e il Medioevo artistico tra Roma e Milano, Milano, Jaca Book, 1996;

- Cesare Cesariano, Volgarizzamento dei libri IX (capitoli 7 e 8) e X di Vitruvio, De architectura, secondo il manoscritto 9/2790 Sección de Cortes della Real Academia de la Historia, Madrid, a cura di B. Agosti, Pisa, Scuola Normale Superiore, 1996;

- Cola Giacomo D’Alibrando, Il Spasmo di Maria Vergine. Ottave per un dipinto di Polidoro da Caravaggio a Messina, a cura di B. Agosti, G. Alfano, I. di Majo, Napoli, Paparo, 1999;

Elementi di letteratura artistica calabrese del XVI secolo, a cura di B. Agosti, Brescia, L’Obliquo, 2001;

Leonardo da Vinci. Scritti artistici e tecnici, Milano, Rizzoli, 2002;

- Paolo Giovio, uno storico lombardo nella cultura artistica del Cinquecento, Firenze, Leo S. Olschki, 2008;

Giorgio Vasari e il cantiere delle Vite del 1550, (Atti del convegno Firenze, Kunsthistorisches Institut-Max-Planck Institut, 26-28 aprile 2012), a cura di B. Agosti, S. Ginzburg, A. Nova, Venezia, Marsilio, 2013;

Giorgio Vasari, luoghi e tempi delle Vite, Milano, Officina libraria, 2013 (seconda edizione 2016);

Michelangelo (“I grandi maestri del disegno”), Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2015. 

 

Carmelo Occhipinti

Carmelo Occhipinti è professore associato di Museologia e storia del collezionismo nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, dove è in servizio dall’a.a. 2008/2009. È direttore responsabile della rivista “Horti Hesperidum. Studi di storia del collezionismo e della storiografia artistica”. Allievo del corso ordinario (dall’a.a. 1993/1994) e di perfezionamento (dal 1997/1998) nella Scuola Normale Superiore, consegue il titolo di dottore di ricerca nel 1999/2000 discutendo la tesi Carteggio d’arte degli ambasciatori estensi in Francia (1536-1553) (relatrice Paola Barocchi), pubblicata nelle Edizioni della Normale (2001), quindi insignita del premio "Gilberto Bernardini" (2002). Vincitore di una borsa di studio presso l’Institut National d’Histoire de l’Art di Parigi (2001), rientra alla Scuola Normale come assegnista (2001/2002), contrattista (2003), borsista di post-dottorato (2003/2005) e ricercatore.

La bibliografia completa è disponibile nel sito personale www.carmelo-occhipinti.com.

 

Maria Rosa Pizzoni

Maria Rosa Pizzoni si è laureata nel 2009 presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vegata”, dove ha svolto il corso di dottorato di ricerca con una tesi riguardante la corrispondenza epistolare tra Sebastiano Resta e l’antiquario bolognese Giuseppe Magnavacca (tutor: prof.ssa Simonetta Prosperi Valenti Rodinò). È stata borsista presso la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte “Roberto Longhi” di Firenze (2009-2010) e presso l’Accademia Nazionale di San Luca di Roma (2014-2015). I suoi interessi riguardano principalmente la storia del collezionismo di disegni a Roma nell’età moderna. Tra le sue varie pubblicazioni dedicate alla personalità di padre Resta si ricordano Resta e Bellori, intorno a Correggio in “Studi di Memofonte” (2012) ed il commento a Le postille di padre Sebastiano Resta ai due esemplari delle Vite di Giorgio Vasari nella Biblioteca Apostolica Vaticana, a cura di B. Agosti, S. Prosperi Valenti Rodinò, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2015. Collabora con un assegno di ricerca al progetto di disegni di padre Sebastiano Resta guidato da Francesco Grisolia (P.I.).

 

Michela Corso

Michela Corso si è laureata all’Università di Roma Tre (2010), dove ha svolto il corso di dottorato con una tesi dedicata a Jacopino del Conte nel contesto artistico romano tra gli anni trenta e gli anni cinquanta del Cinquecento (Relatore: prof.ssa Silvia Ginzburg), discussa nel 2014. Ha ottenuto borse di studio presso la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte “Roberto Longhi” di Firenze (2012-2013) e l’Accademia Nazionale di San Luca di Roma (2014-2015). Ha al suo attivo diversi contributi specialistici sulla cultura pittorica e grafica di età manierista, tra cui si ricordano i recenti saggi Con Jacopino del Conte (e Perino del Vaga) nell’Oratorio di San Giovanni Decollato, in Francesco Salviati «spirito veramente pellegrino ed eletto», a cura di A. Geremicca, Roma, Campisano Editore 2015, pp. 53-63, e A lato di Venusti. Michelangelo visto da Jacopino del Conte, in Intorno a Marcello Venusti, a cura di B. Agosti, G. Leone, S. Mannelli, Rubbettino 2016, pp. 55-63. Collabora con un assegno di ricerca al progetto sulla collezione di disegni di padre Sebastiano Resta guidato da Francesco Grisolia (P.I).

 

Luca Pezzuto

Dopo la laurea specialistica conseguita presso l’Università degli Studi dell’Aquila con una tesi sul Mestro di San Giovanni da Capestrano (relatore prof. Michele Maccherini), discussa col massimo dei voti nel 2007, la Specializzaione in Beni Storico-Artistici presso l’Università di Siena, nel 2015 ha concluso il dottorato di ricerca presso l’Università di Roma “Tor Vergata” con una tesi dedicata al taccuino di Cola dell’Amatrice (tutor prof. Simonetta Prosperi Valenti). Ha usufruito di diverse borse di studio (Fondazione di Studi di storia dell’arte “Roberto Longhi”, Firenze; Kunsthistorisches Institut in Florenz; Istituto universitario olandese di storia dell’arte di Firenze). È docente di Storia dell’arte moderna presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila. Collabora con un assegno di ricerca al progetto su padre Resta guidato da Francesco Grisolia (P.I.).

Tra le sue pubblicazioni si ricordano:

- Un nuovo ordinamento e una nuova datazione per la pala del ‘Maestro di San Giovanni da Capestrano’, in “Prospettiva”, 138, 2010 (2012), pp. 35-48.

Magistro Saturnino, Francesco pentore e la Magnifica Camera aquilana. Per un riesame dell’arte all’Aquila nel primo Cinquecento: precisazioni e novità documentarie, in “Bollettino d’Arte”, ser. VII, 18 (April-May 2013), pp. 15-32.

Proposta per Francesco di Paolo da Montereale disegnatore: un foglio al Metropolitan Museum of Art, in “Paragone”, 66 (2015), 786, pp. 28-36.

“Joannes Stradanus faciebat”: un dibujo preparatorio para el grabado de la pala de altar de S. Anna in Giolica di Prato en la colección de la Biblioteca Nacional de España, in “Archivo Español de Arte”, 88, 352 (2015), pp. 418-424.

I Pianeti Finiguerra: il recupero della “Fortuna” di un modello iconografico noto tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, in «Iconographica», 14, 2015, pp. 141-152.